Le origini del borgo sono tutt'ora oscure, secondo alcuni però avrebbe addirittura origini italiche. Si sa per certo che le sue posseti mura risalgono al XIII secolo, mentre dal 1470 entrò a far parte dei possedimenti della famiglia colonna, rimanendo sotto il suo dominio fino al 1816 quando Filippo III vi rinunciò, il borgo entrò quindi a far parte dei territori dello Stato Pontificio. Il 20 Settembre 1974 con decreto del Ministro dell'istruzione l'antico abitato viene riconosciuto di "monumento nazionale e di notevole interesse pubblico". Paragonato all'antica città di Carcassonne per le sue ciclopiche mura difensive e per le sue torri, il borgo dispone di un delizioso centro storico, molto ben conservto. Da vedere:
Le antiche mura difensive circondano la città creando una forma ellittica della lunghezza di 300 metri nell'asse maggiore e circa 250 nell'asse minore. Le mura, costruite in pietra calcarea, sono intervallate da ben 25 torri di forma quadrata con merlatura guelfa. Ben tre sono le porte di accesso alla città, poste secondo l'usanza romana, nei punti cardinali.
Il palazzo venne edificato tra il XIII e il XIV secolo con pietra calcarea locale seguendo la morfologia del terreno. Ai giorni nostri si presenta come un edificio di forma poligonale con bifore e belle aperture sulla facciata. L'edificio, anticamente di proprietà della famiglia Colonna venne destinato dalla stessa a residenza del Governatore. Oggi l'edificio ospita la sala consigliare e il "Museo della Pace" destinato a Galileo Galilei.
Si tratta di un orma di un piccolo dinosauro risalente a circa 200 milioni di anni fa. L'orma è stata per milioni di anni ben protetta dalla fitta vegetazione dei Monti Ernici, ora gli studiosi sono alla ricerca di altre orme di quello che si pensa essere il più antico dinosauro italiano dell'epoca giurassica
La chiesa costruita intorno al 1200 e restaurata nel 1800 dispone di una facciata piuttosto semplice, preceduta da una breve scalinata che conduce al portale di accesso. L'interno a tre navate conserva un prezioso paliotto d'altare bizantino, una croce di legno di ulivo completamente ricoperta di madreperla ed un busto argenteo di San Giorgio, protettore della città.
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