Per secoli la residenza ufficiale di una delle famiglie più importanti d'Europa, qui hanno vissuto o soggiornato re, regine, duchi, conti, vescovi, cardinali e artisti. Costruito su volere di Nicolò II d'Este, venne realizzato su progetto dell'architetto Bartolino da Novara. Il castello, nei progetti del suo proprietario, doveva rappresentare il potere di questa grande famiglia ma, al tempo stesso doveva essere un sicuro rifugio contro eventuali insurrezioni del popolo, come quella che avvenne nel 1385, o contro presunti invasori. Del progetto originale fanno parte il fossato, i ponti levatoi e le possenti torri. Il palazzo è suddiviso in due distinti fabbricati: il palazzo dei marchesi e l'edificio militare uniti da un passaggio coperto. Si deve ai successori di Nicolò II l'abbellimento del palazzo con l'aggiunta di balconi di marmo, un cortile d'onore e fastosi decori negli appartamenti nobiliari. Le quattro possenti torri sono a tutt'oggi il simbolo del palazzo da sud-est distinguiamo: la Torre Marchesana, la Torre di San Paolo, la Torre di Santa Caterina per chiudere a nord est con la Torre dei Leoni, la più celebre e fotografata delle quattro. Oggi il palazzo è un'importante polo museale, ove vengono periodicamente organizzate mostre temporanee, feste ed eventi particolari. Il castello è visitabile tutti i giorni ad orari prestabiliti sia con visite libere che guidate.
La piazza più importante della città, sulla quale si affacciano gli antichi luoghi di potere della nobile famiglia Estense. Il suo nome ufficiale è Piazza Trento e Trieste, anche se gli abitanti del luogo la continuano a chiamare Piazza delle Erbe in riferimento al mercato che vi si teneva in passato. Di forma rettangolare è attraversata nel centro da un marciapiede lungo 120 metri e largo 12. Di origine medioevale, la Piazza assunse il ruolo di fulcro cittadino fin da quando vi fu eretta la Cattedrale di San Giorgio. Vicino alla cattedrale si trova la Loggia dei Merciai ove anticamente avevano i loro negozi gli artigiani cittadini, mentre oggi hanno sede negozi di lusso. Sempre sulla piazza si affacciano il Teatro Nuovo,il Palazzo della Ragione, rifatto negli anni '50 in seguito ad un incendio, il Palazzo Municipale e la chiesa di San Romano attuale sede del Museo della Cattedrale.
Uno dei Palazzi più importanti di Ferrara e del Rinascimento italiano, costruito su volere di Sigismondo d'Este fratello del duca Ercole d'Este. La sua costruzione iniziò nel 1492 su progetto dell'architetto Biagio Rossetti e fu abitato, anche se in maniera discontinua, fino alla cessione di Ferrara alla Santa Sede. Il Palazzo deve il suo nome al particolare bugnato delle sue mura esterne costruito con circa 8.500 blocchi di marmo bianco venato di rosa che grazie alla loro lavorazione catturano la luce creando particolari effetti prospettici. All'interno il palazzo si sviluppa intorno ad una corte ornata da un pozzo ed un chiostro. Le stanze interne, riccamente decorate ed affrescate su volere di Cesare d'Este e sua moglie Virginia de Medici ospitano oggi la Pinacoteca Nazionale di Ferrara mentre le stanze al pianterreno ospitano mostre temporanee.
Costruito nel 1385 come luogo di svago e delizia, come ricorda il suo nome "Schifare la Noia", è attualmente annoverato tra gli edifici delle Delizie Estensi. Costruito su volere di Alberto V d'Este venne ampliato ed abbellito da Borso d'Este. Il palazzo, edificato in una zona al tempo circondata dal verde, si presenta con una pianta a forma rettangolare con una facciata esterna ed una interna al giardino, su modello del Belvedere rinascimentale costruito a Roma per Papa Nicolò V. La facciata del palazzo è caratterizzata da un grande portale in marmo sul quale spicca lo stemma degli Estensi e l'Unicorno utilizzato da Borso. Al primo piano del palazzo si trova l'appartamento Ducale costruito dall'architetto Pietro Benvenuto degli Orsini. Numerosi sono gli affreschi di pregio che ornano le stanze del Palazzo tra questidi particolare bellezza è il Salone dei Mesi con un ciclo di affreschi ove vengono raffigurati i segni zodiacali e allegorie sulle attività tipiche che si svolgono in ogni mese dell'anno. Al decoro delle sale parteciparono i più noti artisti di scuola ferrarese tra i quali Ercole de Roberti e Francesco del Cossa.
La cattedrale venne incominciata nel XII secolo grazie alle somme messe a disposizione da Guglielmo degli Adelardi e dal Principe Federico Giocoli e fu consacrata a San Giorgio nel 1135. La sua splendida facciata si erge maestosa sulla piccola Piazza del Comune in un tripudio di arcatelle e finestroni strombati. Da notare, nella parte alta della facciata sopra la loggia centrale, la magnifica scultura del Giudizio Universale opera di ignoti. Nella parte bassa si trovano invece una statua raffigurante il Marchese Alberto d'Este ed una lapide in ricordo del passaggio di potere dagli Estensi al Papato di Clemente VIII. La fiancata sud della cattedrale scorre su Piazza Trento Trieste ed è decorata da due logge con colonne scolpite, anticamente su questa facciata si apriva un portale attraversato dai pellegrini che si recavano in viaggio a Roma, ornato da sculture raffiguranti i mesi dell'anno che ora ornano la Porta dei Mesi. L'interno a tre navate è in stile barocco, l'altare centrale, consacrato nel 1728 è opera di Celio Trini ed utilizza antichi marmi provenienti dal palazzo del Re di Ravenna Teodorico.
Annoverato tra i Musei Civici di Arte Antica il museo è ubicato nell'ex Chiesa di San Romano e si sviluppa in diverse sale poste attorno al bellissimo chiostro. Il museo venne istituito nel 1929 grazie alla collaborazione tra le autorità religiose locali e il Podestà. Di particolare interesse artistico sono le Ante d'Organo raffiguranti l'Annunciazione e San Giorgio e il Drago, capolavoro di Cosmè Tura.
Citata anche nel libro "Il giardino dei Fnizi Contini" da Giorgio Bassani, la via si trova nel cuore medioevale di Ferrara e deve il suo nome ai diversi passaggi aerei che la attraversano, creati per permettere ai commercianti di raggiungere agevolmente i magazzini dalle loro botteghe senza il rischio di incontrare malintenzionati. Anticamente, prima che il Po deviasse il suo percorso (1152), la via costeggiava il grande fiume ed era sede di magazzini, botteghe di fabbri, calzolai, conciatori e case di appuntamenti frequentate da prostitute. Ai giorni nostri ha perso del tutto questo stato anche se il suo fascino è rimasto immutato e al posto delle antiche botteghe artigiane oggi si trovano osterie e ristorantini ove è possibile gustare ottimi piatti della tradizione locale. Dell'epoca è rimasta solamente la pavimentazione fatta di ciottoli di fiume. La strada si snoda in linea retta per circa 2 chilometri a poca distanza da Piazza delle Erbe e di recente molti dei palazzi di origine tre-quattrocentesca che la affiancano sono stati oggetto di importanti opere di restauro.
Costruito tra il 1773 e il 1797 da Antonio Foschini e Cosimo Morelli come teatro comunale grazie ale forti pressioni esercitate delle nobili famiglie ferraresi sull'autorità comunale. Non che Ferrara non disponesse in quell'epoca di teatri ma, erano ritenuti ormai inadeguati vista anche la ricca tradizione di spettacoli e rappresentazioni teatrali di cui godeva il territorio. Posizionato in pieno centro cittadino, a pochi passi dal castello Estense, l'architettura del teatro è considerata la più armonica tra i teatri all'italiana esistenti. La facciata si presenta in forme sobrie ed eleganti ingentilite da sette arcate, l'ingresso porta in un piccolo cortile di forma ellittica chiamato appunto "Rotonda Foschini" progettato per collegare Corso Martiri della Libertà con Corso Giovecca. Al'interno del teatro troviamo un vestibolo dal quale si accede allo scalone d'onore che porta alla platea, cinque ordini di palchi salgono poi fino al soffitto con volta ribassata.
Conosciuto anche con l'appellativo di "Corso dei Pioppini" per le due file di pioppi con cui termina. La strada venne aperta grazie ad un grande rifacimento urbano iniziato nel 1492 e terminato nel 1510 che prevedeva, tra le altre cose, l'unificazione del centro storico ove sorge il Castello d'Este con la Porta degli Angeli. Oggi il corso è quasi interamente pedonale e su di esso si affacciano molti dei principali edifici storici della città come Palazzo dei Diamanti, Palazzo Prosperi Sacrati, Palazzo Turchi di Bagno, il Palazzo del Monte di Pietà. Il corso è praticamente privo di esercizi commerciali, il suo punto focale è il Quadrivio degli Angeli ove si trovano Palazzo Turchi di Bagno, Palazzo Prosperi Sacrati ed il magnifico Palazzo di Diamanti.
Costruita a metà del XV secolo per il ricco mercante e proprietario terriero Ludovico Romei, venne successivamente abbellita ed ingrandita in occasione del suo matrimonio con Polissena d'Este. A partire dal XVI secolo la casa entrò a far parte del complesso conventuale del Corpus Domini per poi essere acquistata nel 1898 dal demanio ed essere in seguito trasformata in un museo. La casa, a pianta quadrata, si sviluppa intorno ad un elegante cortile e rappresenta uno splendido esempio di commistione tra arte medioevale e rinascimentale. Di particolare bellezza sono la Sala delle Sibille e la Sala dei Profeti poste al piano terreno mentre al piano nobile si trova l'appartamento trasformato dal cardinale Ippolito II d'Este.
Quella che fu l'abitazione di Ludovico Ariosto durante i suoi ultimi anni di vita si presenta con una facciata in mattoni a vista semplice ma elegante. Edificata probabilmente su progetto di Girolamo da Carpi ospita oggi un piccolo museo dedicato al grande poeta che, proprio tra queste mura scrisse l'edizione definitiva dell'Orlando Furioso.
Un viaggio nel passato tra baluardi, torrioni, cannoniere, porte e passaggi che potrete tranquillamente effettuare in sella alla vostra bicicletta, in un percorso lungo all'incirca nove chilometri. Si consiglia di cominciare il giro delle mura dal Castello Estense per raggiungere Porta degli Angeli, attraversando i bellissimi spazi verdi della cinta muraria. Si tratta di un tracciato molto facile, quasi del tutto privo di rischi, che si snoda su di un tracciato non asfaltato il cui fondo è però molto battuto adatto a tutti, soprattutto alle famiglie con bambini.
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