Annoverato dal 1981 tra i più bei villaggi di Francia, il borgo è posto in mezzo a due maestose rupi e attraversato da un vivace torrente. La leggenda vuole che il cavaliere di Blacas, per ringraziare la vergine Maria di essere tornato sano e salvo dalle crociate, fece issare con delle catene lunghe 135 metri una stella ricoperta di oro fino tra le due pareti di roccia. Questa stella è tutt’oggi nella sua originale posizione e scintill alla luce della sera. Il borgo di origini medioevali è molto rinomato per la produzione di maioliche smaltate: sono circa 15 le botteghe di artigiani che si incontrano nelle strette viuzze del centro storico. Questo tipo di maiolica divenne molto di moda in Francia ai tempi di Luigi XIV, quando il sovrano per risanare le finanze di corte sostituì il vasellame d’oro con le ben più economiche maioliche. Questo paese, tipicamente provenzale, vi colpirà per il suo fascino e la sua bellezza che lo fanno assomigliare ad un presepe con stradine, piazzette, fontane, case con belle facciate e l’imponente campanile romanico. Le piazzette sono spesso ornate da lavatoi dove una volta le massaie lavavano il bucato, mentre le numerose fontanelle, con acqua potabile, servivano a rifornire di acqua gli abitanti del villaggio e i loro animali.
Creato nel 1929 dall’accademia di Moustiers, che riuniva grandi professionisti e appassionati, espone oggi nelle sue 5 sale una collezione di oltre 400 maioliche prodotte da maestri maiolicai di Moustiers dal XVII secolo ad oggi.
Raggiungibile solamente a piedi con una camminata di circa 20 minuti attraverso il percorso della via crucis e una scalinata di 262 gradini, la deliziosa cappella domina dall’alto il villaggio e la piana circostante con un panorama che spazia fino al Lac de Sainte-Croix. La cappella nel 1921 è stata dichiarata monumento di interesse storico.
Classificata come monumento storico nel 1913, la chiesa sfoggia un campanile risalente al XII secolo, tra i più antichi della Provenza. L'interno a cinque navate dispone di un soffitto a volta a botte ogivale. L’altare è costituito da un sarcofago in marmo bianco del IV secolo che rappresenta il passaggio del Mar Rosso.